Vena (Piedimonte Etneo)
Vena frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | Piedimonte Etneo |
Territorio | |
Coordinate | 37°47′31″N 15°08′17″E37°47′31″N, 15°08′17″E (Vena) |
Altitudine | 735 m s.l.m. |
Abitanti | 40 (2018) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 95017 |
Prefisso | 095 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Venoti |
Patrono | santa Maria di Vena, San Gregorio Magno, Santa Silvia |
Cartografia | |
![]() ![]() Vena | |
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Vena ('A Vina in siciliano) è una frazione di Piedimonte Etneo, situata a 735 metri sul livello del mare, a monte dell'abitato di Presa, principale nucleo abitato della zona.
Storia
Tra il 575 e il 580 san Gregorio Magno, prima di essere eletto papa, fece costruire qui uno dei sei monasteri siciliani, dedicato a sant'Andrea Apostolo. In questi boschi di proprietà di sua madre, santa Silvia, i monaci portarono tutti gli attrezzi necessari e anche un'icona bizantina della Madonna.
Secondo la leggenda, arrivati su questa altura, i monaci stanchi, videro un grande prodigio: la mula che trasportava l'icona della Vergine si fermò e da sotto le sue zampe scaturì una sorgente d'acqua, che diede il nome Vena al luogo e all'immagine della Madonna raffigurata sul dipinto.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
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È interessante per il secolare Santuario Maria Santissima di Vena e per la sua posizione panoramica, con una vista che va dai Peloritani e da Taormina, fino a Giarre, Riposto e tutto il comprensorio jonico-etneo, dominando quindi sul Mar Ionio con sullo sfondo la Calabria.
Si ricorda inoltre, in contrada Giretto, l'altarino in pietra lavica dedicato alla Madonna del Giretto o Madonna del Fuoco, che venne costruito nel 1936 nel luogo in cui il simulacro della Vergine aveva fermato miracolosamente una colata lavica nel 1865[1].
Note
- ^ Raciti, op. cit., p. 45
Bibliografia
- Isidoro Raciti, Vena nella valorizzazione del territorio di Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Tipografia-Litografia Etna, 1999.
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