The Gods of Fate

The Gods of Fate
Titolo originaleThe Gods of Fate
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1916
Durata1.500 metri (5 rulli)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico
RegiaJack Pratt
SceneggiaturaDaniel Carson Goodman
ProduttoreSiegmund Lubin
Casa di produzioneLubin Manufacturing Company
Interpreti e personaggi
  • Thomas Koil: Little Kent (nel prologo)
  • Rita Toofy: Little Jane (nel prologo)
  • Herbert Corthell Jr.: Little Gordon (nel prologo)
  • Arthur Housman: Kent
  • Rosetta Brice: Jane
  • Richard Buhler: Gordon
  • Francis Joyner: George Estey
  • William H. Turner: John Miller
  • Inez Buck: Mrs. Miller

The Gods of Fate è un film muto del 1916 diretto da Jack Pratt. Prodotto dalla Lubin Manufacturing Company, aveva come interpreti Thomas Koil, Rita Toofy, Herbert Corthell Jr. (i tre protagonisti da bambini), Arthur Housman, Rosetta Brice, Richard Buhler.

Trama

John Miller approfitta della morte del suo amico George Estey per impossessarsi dei piani di un'invenzione dello stesso Estey, cosa che gli permette di guadagnare una fortuna. Ma poi, in preda al rimorso, adotta Jane, la bambina di George, crescendola come fosse sua figlia. La ragazza, ignara di chi sia il suo vero padre, scopre la verità alla morte di John, che lascia nel testamento la sua confessione e la clausola che suo figlio Kent, suo unico erede, potrà entrare in possesso dell'eredità solo se sposerà Jane. La giovane, però, è innamorata dell'altro figlio di Miller, Gordon, che vuole aiutarla a far valere i suoi diritti sull'invenzione del suo vero padre. Furioso, Kent cerca di uccidere sia Jane che Gordon, ma non riesce nel suo intento. La polizia lo arresta. Jane ottiene il riconoscimento dei suoi diritti e può cominciare una nuova vita con Gordon.[1]

Produzione

Il film fu prodotto dalla Lubin Manufacturing Company.

Distribuzione

Distribuito dalla V-L-S-E, il film venne distribuito nelle sale statunitensi il 24 gennaio 1916.

Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata presumibilmente perduta[2].

Note

  1. ^ AFI
  2. ^ Library of Congress

Voci correlate

Collegamenti esterni

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