Società di trasformazione urbana

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Una società di trasformazione urbana (STU) è un particolare tipo di società per azioni, promossa da un comune italiano come strumento di pianificazione territoriale.

Vennero introdotte nell'ordinamento giuridico italiano dall'art. 17, comma 59, della legge 15 maggio 1997, n. 127; la disciplina successivamente confluì nel ora art. 120 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.[1]

Può esser utilizzata per dare attuazione al piano regolatore, in collaborazione con almeno un socio privato, da scegliere con procedura di evidenza pubblica (l'operazione può essere quindi un tipo di finanza di progetto). Gli scopi sono l'acquisizione dell'area, la progettazione e realizzazione degli interventi e infine la vendita delle opere realizzate. Tale forma societaria permette di estendere anche alla quota di opere private sull'area le disposizioni speciali applicate alle opere di pubblica utilità.

Note

  1. ^ Decreto legislativo 267/2000 Archiviato il 22 maggio 2011 in Internet Archive..

Bibliografia

Riferimenti normativi

  • Art. 30 del Decreto-legge 30 settembre 2003 , n. 269 - Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici.
  • Art. 17, comma 59, della legge 15 maggio 1997, n. 127
  • Art. 120 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267

Voci correlate

  • Pianificazione territoriale
  • Urbanistica in Italia

Collegamenti esterni

  • Laura Cesarini, Le società di trasformazione urbana: profili giuridici, Diritto&Diritti, giugno 2002.
  • Renato Perticarari, Le società di trasformazione urbana, Altalex.
  • Renato Perticarari, Analisi delle società di trasformazione urbana in Italia, Interlex, 27 settembre 2006.
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