Regola di Sarrus

In matematica, in particolare in algebra lineare, la regola di Sarrus è un metodo mnemonico per ricordare la formula del determinante di una matrice quadrata 3 × 3 {\displaystyle 3\times 3} . Prende il nome dal matematico francese Pierre Frederic Sarrus.

La regola di Sarrus non si estende a matrici di ordine maggiore.[1]

La regola

Calcolo del determinante di una matrice 3 × 3 {\displaystyle 3\times 3} tramite un metodo equivalente alla regola di Sarrus.

La regola di Sarrus è un caso particolare di questa formula del determinante:

det ( A ) := σ S n sgn ( σ ) i = 1 n a i , σ ( i ) {\displaystyle \det(A):=\sum _{\sigma \in S_{n}}\operatorname {sgn}(\sigma )\prod _{i=1}^{n}a_{i,\sigma (i)}}

Nella formula, S n {\displaystyle S_{n}} è l'insieme di tutte le permutazioni σ {\displaystyle \sigma } dell'insieme numerico { 1 , 2 , , n } {\displaystyle \{1,2,\ldots ,n\}} e sgn ( σ ) {\displaystyle \operatorname {sgn}(\sigma )} denota il segno della permutazione ( + 1 {\displaystyle +1} se σ {\displaystyle \sigma } è una permutazione pari, 1 {\displaystyle -1} se è dispari).[2]

In particolare:

  • Se n = 3 {\displaystyle n=3} , si ottiene:[2]
det ( A ) := a 1 , 1 a 2 , 2 a 3 , 3 + a 1 , 3 a 2 , 1 a 3 , 2 + a 1 , 2 a 2 , 3 a 3 , 1 a 1 , 3 a 2 , 2 a 3 , 1 a 1 , 1 a 2 , 3 a 3 , 2 a 1 , 2 a 2 , 1 a 3 , 3   {\displaystyle \det(A):=a_{1,1}a_{2,2}a_{3,3}+a_{1,3}a_{2,1}a_{3,2}+a_{1,2}a_{2,3}a_{3,1}-a_{1,3}a_{2,2}a_{3,1}-a_{1,1}a_{2,3}a_{3,2}-a_{1,2}a_{2,1}a_{3,3}\ }

Visto più semplicemente: Il determinante

det ( a b c d e f g h i ) = a e i + b f g + c d h g e c h f a i d b , {\displaystyle \det {\begin{pmatrix}a&b&c\\d&e&f\\g&h&i\end{pmatrix}}=aei+bfg+cdh-gec-hfa-idb,}

può essere espresso tramite somme e differenze dei prodotti dei termini sulle 6 "diagonali continue" della matrice.[1]

Ripetendo infatti a destra della matrice le sue prime due colonne

( a b c d e f g h i ) a b d e g h {\displaystyle {\begin{pmatrix}a&b&c\\d&e&f\\g&h&i\end{pmatrix}}{\begin{matrix}a&b\\d&e\\g&h\end{matrix}}}

i prodotti dei termini sulle 3 "diagonali" che partono dall'alto a sinistra (diagonali principali) sono rispettivamente a e i {\displaystyle aei} , b f g {\displaystyle bfg} e c d h {\displaystyle cdh} , mentre i prodotti dei termini sulle 3 "diagonali" che partono dal basso a sinistra (diagonali secondarie) sono g e c {\displaystyle gec} , h f a {\displaystyle hfa} e i d b {\displaystyle idb} . Il determinante della matrice è pari alla differenza tra la somma dei primi tre e quella degli ultimi tre:[1]

a e i + b f g + c d h g e c h f a i d b {\displaystyle aei+bfg+cdh-gec-hfa-idb\,\!}

Mnemonicamente e computazionalmente può essere utile notare che, utilizzando le prime nove lettere dell'alfabeto, gli elementi sulla diagonale sono vocali mentre tutti gli altri sono consonanti, tale controllo è un'utile riprova, soprattutto quando si utilizza tale regola per costruire un polinomio caratteristico.

Note

  1. ^ a b c Gioacchino Orecchia e Salvatore Spataro, Algebra delle matrici - Volume I, Milano, Edizioni Tecnos S.r.l., 1980, ISBN 88-85255-07-8. p.78
  2. ^ a b Silvio Greco e Paolo Valabrega, Lezioni di Geometria - Volume I (Algebra Lineare), Libreria Editrice Universitaria Levrotto&Bella - Torino, 1999, ISBN 88-8218-040-9. p.88

Bibliografia

  • Silvio Greco e Paolo Valabrega, Lezioni di Geometria - Volume I (Algebra Lineare), Libreria Editrice Universitaria Levrotto&Bella - Torino, 1999, ISBN 88-8218-040-9.
  • Gioacchino Orecchia e Salvatore Spataro, Algebra delle matrici - Volume I, Milano, Edizioni Tecnos S.r.l., 1980, ISBN 88-85255-07-8.

Voci correlate

  • Determinante
  • Sviluppo di Laplace
  • Matrice

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