Ponte ferroviario di Campomorone
Ponte ferroviario di Campomorone | |
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Il ponte di Campomorone nel 1910 | |
Localizzazione | |
Stato | Italia Liguria |
Città | Genova |
Attraversa | Torrente Verde |
Coordinate | 44°30′11.98″N 8°53′55.53″E44°30′11.98″N, 8°53′55.53″E |
Dati tecnici | |
Tipo | Ponte ad archi |
Materiale | Muratura |
Campate | 18 |
Lunghezza | 431,30 m |
Luce max. | 18,5 m |
Altezza | 55,73 m |
Realizzazione | |
Costruzione | 1883-1886 |
Intitolato a | Campomorone |
Mappa di localizzazione | |
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Il ponte ferroviario di Campomorone, ufficialmente viadotto Verde[1] (popolarmente detto Ponti Nuovi[senza fonte]), è una infrastruttura civile italiana, collocata sulla linea ferroviaria succursale dei Giovi. Attraversa il torrente Verde, collegando la parte inferiore della collina di Cesino con il comune di Ceranesi.
Storia
Costruito fra il 1883 e 1886, ha una struttura caratterizzata da armoniche arcate in mattoni, che svettano sulla valle.[2] Nella parte inferiore presenta arcate multiple, o arcatelle, e una base in muratura.
Dall'inaugurazione fino al 2001 il ponte era gestito da Ferrovie dello Stato, passato poi a Rete Ferroviaria Italiana società del gruppo FS.
Caratteristiche
- Interamente in muratura, con venti arcate in laterizio rivestite in pietra nella parte inferiore.
- Parte in rettifilo e parte in curva da 600 metri di raggio[1]
- Lunghezza: 431,30 m
- Altezza: 55,73 m
- Pendenza 15,95‰[1]
Nei media
Il viadotto è visibile nel film Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani del 1951.[2]
Galleria d'immagini
- Ponte di Campomorone, Genova
- Ponte di Campomorone in costruzione, 1883, Genova
Note
Bibliografia
- Corrado Bozzano, Claudio Serra e Roberto Pastore, Da Genova alla Valle del Po. Storia illustrata dei trasporti pubblici da Genova alla Valle Scrivia, Genova, Compagnia dei Librai, 2002, ISBN 88-86620-91-8.
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