Palazzo del Seminario dei Chierici
Palazzo del Seminario dei Chierici | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Catania |
Indirizzo | Piazza del Duomo |
Coordinate | 37°30′06.84″N 15°05′14.28″E37°30′06.84″N, 15°05′14.28″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1672 |
Distruzione | 1693 |
Ricostruzione | 1757 |
Stile | barocco siciliano |
Realizzazione | |
Architetto | Alonzo di Benedetto, Francesco Battaglia, Mario Di Stefano |
Proprietario | Comune di Catania |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Catania |
Piazza Duomo |
Cattedrale di Sant'Agata
Storia di Catania Municipalità - Architetture - Chiese principali - Piazze principali - Terme romane - Giardini - Musei - Teatri - Sport - Personalità - Lingua siciliana - Cucina catanese Galleria fotografica |
Il palazzo del Seminario dei Chierici è un edificio storico di Catania, di cui svolge la funzione di municipio: esso è situato sul lato sud della scenografica piazza del Duomo, ha accanto la Cattedrale di Sant'Agata e di fronte il Palazzo degli Elefanti. Al centro della piazza, fra i due palazzi, vi è anche la Fontana dell'Elefante.
Storia
Epoca aragonese
Sull'area dell'attuale seminario insistevano parzialmente le strutture del primitivo palazzo del vescovo e abate benedettino, edificio eretto in prossimità del monastero dei canonici benedettini, area compresa tra il muro meridionale della chiesa e il muro della cinta della città.[1]
Epoca spagnola
Nel 1572, appena tre anni dopo dall'insediamento, successore di Nicola Maria Caracciolo, l'arcivescovo vescovo Antonio Faraone, sulla scia dei provvedimenti del predecessore, fonda il seminario dei chierici. All'istituzione furono riservati alcuni ambienti occupati dai monaci canonici e assegnate rendite sui proventi di alcuni beni.[2]
A partire dal 1614 Bonaventura Secusio stabilì la sede del seminario nel palazzo che fronteggiava la Loggia Senatoria.[3] L'edificio comprendeva Porta Uzeda, fu parzialmente realizzato sulle mura di Carlo V, nonostante il divieto esplicito di Giuseppe Lanza, duca di Camastra, plenipotenziario alla ricostruzione della città, la Chiesa voleva garantirsi il controllo delle mura cittadine.
Il 29 maggio 1647[4] i tumulti di Catania iniziati il 27, locale espressione della rivolta antispagnola,[5] provocarono danni alle strutture. Il patrimonio librario di Giovanni Battista de Grossis, professore dell'Università, attraverso il nipote Santoro Oliva, pervenne al Seminario.[6]
Nel 1693 il palazzo fu totalmente distrutto dal terremoto del Val di Noto, per poi essere ricostruito dall'architetto Alonzo di Benedetto e ingrandito nel 1757 da Francesco Battaglia. Nel 1757 Salvatore Ventimiglia, principe di Belmonte, vicario generale a Palermo dotò l'istituzione di eccellente cattedra d'italiano, latino, greco, sacra eloquenza, algebra, teologia dogmatica e morale, filosofia, geometria, scienze naturali,[7] e di una moderna stamperia.[8]
Epoca contemporanea
Adibito anche a caserma militare, i seminaristi occupavano solo l'ala settentrionale. Nel 1866 l'architetto Mario Di Stefano ampliò maggiormente la struttura realizzando il secondo piano.
A partire dal 1943 a causa della seconda guerra mondiale, i seminaristi lasciarono questa sede, in seguito danneggiata dai bombardamenti, per stabilirsi presso il seminario estivo di San Giovanni la Punta, e in seguito nell'attuale seminario inaugurato il 15 agosto del 1951.
Dopo i danni causati dall'incendio del 1944 al palazzo degli Elefanti, lo stabile fu acquisito dal Comune, di cui è stato sede dal 1945 al 1953 ospitando gli uffici del sindaco, del Consiglio, degli assessori e del corpo dei vigili urbani. Dal balcone centrale si sono affacciati nel tempo molti personaggi storici illustri, tra i quali il cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet nel 1888 per benedire la città. Nel 1937 Benito Mussolini parlò da esso alla cittadinanza durante la sua visita a Catania.
Oggi è sede del Museo diocesano e degli uffici finanziari comunali.
Esterno
Il prospetto è realizzato con inserti di bugnato, in pietra bianca d'Ispica, su un intonaco scuro realizzato con sabbia vulcanica. Notevoli i grandi finestroni della facciata con timpano ad omega e le stupende mensole dei balconi del primo piano.
Note
- ^ Francesco Ferrara, pp. 191 e 313.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 145.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 153.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 165.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 162, 169, 170 e 191.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 493.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 241.
- ^ Francesco Ferrara, pp. 242.
Bibliografia
- Francesco Ferrara, Storia di Catania sino alla fine del secolo XVIII, Catania, 1829. URL consultato il 15 marzo 2023.
- Vittorio Consoli (a cura di), Enciclopedia di Catania, Catania, Tringale, 1987, SBN IT\ICCU\PAL\0179464.
Voci correlate
- Museo diocesano (Catania)
- Cattedrale di Sant'Agata
- Arcidiocesi di Catania
- Fontana dell'Amenano
- Liceo classico statale Nicola Spedalieri
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Palazzo del Seminario dei Chierici
V · D · M | |
---|---|
Caltagirone | Basilica di Santa Maria del Monte · Cattedrale di San Giuliano · Chiesa di San Giuseppe · Chiesa di San Domenico (o Del Rosario) e convento dei Domenicani · Chiesa del Santissimo Salvatore e monastero delle Benedettine · Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita e monastero delle Clarisse · Chiesa della Circoncisione di Gesù ed ex Collegio dei Gesuiti · ex Corte Capitanale · Museo Civico - ex Carcere Borbonico · ex Monte delle Prestanze · Chiesa di Santo Stefano e monastero · Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata e convento · Teatrino · Palazzo Sant'Elia · Palazzo Gravina · Scalinata di Santa Maria del Monte · Ponte di San Francesco · Tondo Vecchio |
Catania | Cattedrale di Sant'Agata · Chiesa della Badia di Sant'Agata · Basilica Maria Santissima dell'Elemosina · Chiesa di San Benedetto · Chiesa di San Giuliano · Chiesa di San Francesco Borgia e Collegio Gesuitico · Chiesa di San Nicolò l'Arena e Monastero di San Nicolò l'Arena · Palazzo del Seminario dei Chierici · Palazzo Biscari · Palazzo degli Elefanti |
Militello in Val di Catania | Chiesa di San Nicolò e del Santissimo Salvatore · Chiesa di Santa Maria della Stella |
Modica | Duomo di San Pietro · Duomo di San Giorgio · Chiesa del Carmine · Santuario della Madonna delle Grazie · Chiesa di Santa Maria del Soccorso · Chiesa di San Domenico · Chiesa di Santa Teresa d'Avila · Palazzo Polara · Palazzo Napolino-Tommasi Rosso · Palazzo Tommasi Rosso Tedeschi · Palazzo Cannizzaro · Palazzo Manenti · Palazzo de Mercedari · Palazzo Rubino Trombadore |
Noto | Cattedrale di San Nicolò · Chiesa di Santa Chiara (Santa Maria Assunta) · Chiesa del Santissimo Crocifisso · Chiesa di San Domenico · Chiesa di Montevergine (intitolata a San Girolamo) · Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata e convento · Chiesa di Santa Maria del Carmelo (Chiesa del Carmine) · Chiesa di Santa Maria dell'Arco · Chiesa del Santissimo Salvatore e convento · Chiesa di San Carlo al Corso ed ex Collegio dei Gesuiti · Palazzo Battaglia · Palazzo Ducezio · Palazzo Impellizzeri · Palazzo Landolina · Palazzo Nicolaci di Villadorata · Palazzo Rau · Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono (Noto) |
Palazzolo Acreide | Basilica di San Sebastiano · Basilica di San Paolo |
Ragusa | Cattedrale di San Giovanni Battista · Chiesa del Purgatorio · Chiesa di San Filippo Neri · Chiesa di San Francesco all'Immacolata · Chiesa di San Giorgio · Chiesa di San Giuseppe · Chiesa di Santa Maria dei Miracoli · Chiesa di Santa Maria del Gesù · Chiesa di Santa Maria delle Scale · Chiesa di Santa Maria dell'Itria · Palazzo Battaglia · Palazzo Bertini · Palazzo Cosentini · Palazzo della Cancelleria · Palazzo La Rocca · Palazzo Sortino Trono · Palazzo Vescovile Schininà · Palazzo Zacco |
Scicli | Chiesa di San Giovanni Evangelista · Chiesa di San Michele Arcangelo · Chiesa di Santa Teresa · Palazzo Beneventano · Palazzo Spadaro · Palazzo Veneziano Sgarlata |
Altro | Barocco siciliano · Noto antica · Val di Noto · Terremoto del Val di Noto del 1693 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 248342412 · GND (DE) 7709632-0 |
---|