Lusonectes sauvagei

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Lusonectes
Cranio di Lusonectes sauvagei
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
SuperordineSauropterygia
OrdinePlesiosauria
SuperfamigliaPlesiosauroidea
FamigliaPlesiosauridae
GenereLusonectes
SpecieL. sauvagei

Il lusonecte (Lusonectes sauvagei) è un rettile acquatico estinto, appartenente ai plesiosauri. Visse nel Giurassico inferiore (Toarciano, circa 190 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Portogallo.

Descrizione

Questo animale è noto per un cranio parziale e una mandibola, ritrovati nella formazione di São Gião. Il cranio è molto simile a quello di plesiosauri più noti, come lo stesso Plesiosaurus e Microcleidus, ma se ne distingue per alcune caratteristiche minori del cranio. Come tutti i plesiosauri, anche Lusonectes doveva possedere un corpo leggermente appiattito, circondato da quattro arti trasformati in natatoie e un lungo collo. Il cranio era dotato di lunghi denti acuminati che si intersecavano fra loro.

Classificazione

I fossili di questo animale furono scoperti nel Diciannovesimo Secolo da Henri Émile Sauvage, un paleontologo francese, nei depositi di Alhadas presso Murtede, in Portogallo. I fossili non vennero descritti per più di un secolo e vennero attribuiti semplicemente al gruppo dei plesiosauri a collo lungo; soltanto nel 2011 vennero ristudiati e attribuiti a un nuovo genere di plesiosauro, Lusonectes, distinto dagli altri plesiosauridi per una caratteristica (autapomorfia): un largo processo dell'osso parasfenoide lungo quanto le cavità interpterigoidi posteriori. Un'analisi cladistica pone Lusonectes tra gli "elasmosauri microcleididi", equivalenti alla famiglia Plesiosauridae (da Ketchum e Benson, 2010). Ulteriori studi (Benson et al., 2012) hanno distinto tra plesiosauridi (in effetti considerati rappresentati dal solo Plesiosaurus) e microcleididi. Lusonectes è l'unico plesiosauro dall'identità valida proveniente dal Portogallo.

Significato del nome

Il nome generico deriva dal prefisso Luso ("portoghese") e dalla parola greca nectes ("nuotatore"). L'epiteto specifico, sauvagei, è in onore di Henri Emile Sauvage, che per primo descrisse il fossile.

Bibliografia

  • Adam S. Smith, Ricardo Araújo and Octávio Mateus (2011). "Lusonectes sauvagei, a new plesiosauroid from the Toarcian (Lower Jurassic) of Alhadas, Portugal". Acta Palaeontologica Polonica. doi:10.4202/app.2011.0023. https://web.archive.org/web/20120323024430/http://www.app.pan.pl/archive/published/app56/app20110023_acc.pdf.
  • Roger B. J. Benson, Mark Evans and Patrick S. Druckenmiller (2012). "High Diversity, Low Disparity and Small Body Size in Plesiosaurs (Reptilia, Sauropterygia) from the Triassic–Jurassic Boundary". PLoS ONE 7 (3): e31838. doi:10.1371/journal.pone.0031838. PMC 3306369. PMID 22438869.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Lusonectes sauvagei, su Fossilworks.org. Modifica su Wikidata
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