Kepler-138 c

Kepler-138 c
Stella madreKepler-138
Scoperta2014
ScopritoreD. M. Kipping et al.
Classificazionesuper Terra, pianeta oceanico (?)
CostellazioneLira
Distanza dal Sole66,86 ± 0,11 parsec (218,07 ± 0,36 al)[1]
Coordinate
(all'epoca J2000.0[2])
Ascensione retta19h 21m 31.5681629849s
Declinazione+43° 17′ 34.680374646″
Parametri orbitali
Semiasse maggiore0,0913±0,0007 au[3]
Periodo orbitale13,78150+0,00007
−0,00009
 giorni
[3]
Inclinazione orbitale89,02±0,07[3]
Eccentricità0,017+0,008
−0,007
[3]
Argom. del perielio34±19[3]
Dati fisici
Raggio medio1,51±0,04 r[3]
Massa
2,3+0,06
−0,05
 M
[3]
Densità media3,6+1,1
−0,9
 g/cm³
[3]
Flusso stellare9,2±0,7 kW/[3]
Temperatura
superficiale
  • 410±K[3] (media)
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Kepler-138 c è un pianeta extrasolare in orbita attorno alla nana rossa Kepler-138, visibile nella costellazione della Lira. Per dimensioni e massa, potrebbe essere una super Terra.[4] Tuttavia, una frazione importante della sua massa è costituita da acqua e il pianeta potrebbe avere uno spesso involucro atmosferico composto principalmente da vapore acqueo.[3]

Scoperta

Kepler-138 c è stato scoperto nel 2014 con il metodo del transito grazie alla missione Kepler della NASA, con un secondo pianeta. Essendo il più interno dei due, fu chiamato KOI-314.01 o KOI-314 b, dalla designazione ricevuta dalla stella nel catalogo degli "oggetti Kepler interessanti" (Kepler object of interest, KOI).[5] Tuttavia, dopo la scoperta di un terzo pianeta, quando la stella ricevette la designazione definitiva Kepler-138, i pianeti furono riordinati tenendo conto della distanza dalla stella. Così, essendo il secondo in tale ordine, ricevette la lettera "c".[6]

Caratteristiche

Kepler-138 c orbita attorno alla stella in circa 14 giorni, ad una distanza di 0,0913 au. Ha massa e diametro pari rispettivamente a 2,3 volte e 1,5 volte quelli terrestri.[3] Per dimensioni e massa, risulta molto simile al terzo pianeta presente nel sistema[7] ed è stato ipotizzato che abbiano anche una composizione piuttosto simile. In particolare, si ritiene che una frazione significativa della massa dei due pianeti, pari a circa il 15%, sia costituita da acqua e che possano essere di tipo oceanico.[3] Ciò non implica necessariamente l'esistenza di un profondo oceano sulla loro superficie. Considerando infatti la vicinanza alla loro stella, la massa d'acqua potrebbe essersi raccolta in una densa atmosfera sotto forma di vapore, oppure, in alternativa, potrebbe esistere in uno stato supercritico tra un nucleo roccioso e un'atmosfera composta da idrogeno ed elio.[3] In questo secondo caso, i due pianeti sarebbero dei nani gassosi o mininettuno. Prima della determinazione della sua massa, Kepler-138 c era stato indicato come una probabile super Terra.[4]

Riceve dalla propria stella un flusso radiante pari a 9,2±0,7 kW/, che corrisponde a circa 7 volte il flusso ricevuto dalla Terra. Di conseguenza, si può stimare una temperatura di equilibrio planetaria di 410 K (137 °C).[3] Il pianeta non risulterebbe quindi abitabile per organismi terrestri.

Note

  1. ^ Dato stimato sulla base del Gaia Data Release 2 (2020). Cfr. C. Piaulet et al., 2022.
  2. ^ SIMBAD.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o C. Piaulet et al., 2022.
  4. ^ a b D. Jontof-Hutter et al., 2015.
  5. ^ D. M. Kipping et al.
  6. ^ J. F.Rowe et al., 2014.
  7. ^ Maura Sandri, I due mondi acquatici di Kepler-138, su media.inaf.it, Istituto nazionale di astrofisica, 16 dicembre 2022. URL consultato il 20 dicembre 2022.

Bibliografia

  • (EN) D. M. Kipping et al., The Hunt for Exomoons with Kepler (HEK). IV. A Search for Moons around Eight M Dwarfs, in The Astrophysical Journal, vol. 784, n. 1, marzo 2014, pp. 1-14, DOI:10.1088/0004-637X/784/1/28, 28.
  • (EN) Jason F. Rowe et al., Validation of Kepler's Multiple Planet Candidates. III. Light Curve Analysis and Announcement of Hundreds of New Multi-planet Systems, in The Astrophysical Journal, vol. 784, n. 1, marzo 2014, pp. 1-20, DOI:10.1088/0004-637X/784/1/45, 45.
  • (EN) D. Jontof-Hutter et al., The mass of the Mars-sized exoplanet Kepler-138 b from transit timing, in Nature, vol. 522, 17 giugno 2015, pp. 321–323, DOI:10.1038/nature14494, arXiv:1506.07067.
  • (EN) C. Piaulet et al., Evidence for the volatile-rich composition of a 1.5-Earth-radius planet, in Nature Astronomy, 15 dicembre 2022, DOI:10.1038/s41550-022-01835-4, arXiv:2212.08477.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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