Ioduro di cadmio
Ioduro di cadmio | |
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Nome IUPAC | |
Ioduro di cadmio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CdI2 |
Massa molecolare (u) | 366,22 |
Aspetto | cristalli bianchi (forma alfa) |
Numero CAS | 7790-80-9 |
Numero EINECS | 232-223-6 |
PubChem | 24635 e 277692 |
SMILES | [Cd](I)I |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 5,640 |
Solubilità in acqua | 787 g/L (0 °C) 847 g/L (20 °C) 1250 g/L (100 °C) |
Temperatura di fusione | 387 °C (forma alfa) |
Temperatura di ebollizione | 742 °C |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | -48,59 (forma alfa)[1] |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | -48,14 (forma alfa)[1] |
S0m(J·K−1mol−1) | 38,50 (forma alfa)[1] |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 19,12 (forma alfa)[1] |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 222 (oral rat) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 331‐301‐351‐373‐410 |
Consigli P | 261‐273‐281‐301+310‐311‐501 |
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Lo ioduro di cadmio è il composto inorganico con formula CdI2. In condizioni normali è un solido bianco che ingiallisce per esposizione all'aria o alla luce.[1] La sua struttura cristallina è importante come modello di composti MX2 caratterizzati dalla presenza di forti effetti di polarizzazione.
Struttura
CdI2 è un composto sostanzialmente ionico, ma possiede un significativo grado di covalenza.[2] Esiste in due forme allotropiche: la forma più comune è la forma α di colore bianco; la forma β è di colore bruno.[3]
La forma α è caratterizzata da una struttura cristallina esagonale, gruppo spaziale P3m1, con costanti di reticolo a = 425 pm e c = 1367 pm, due unità di formula per cella elementare.[4] Gli anioni ioduro formano un impacchettamento esagonale compatto, mentre i cationi cadmio occupano i siti ottaedrici riempiendo strati alternati (uno strato sì e uno no). Ne risulta una struttura a strati che può essere sfaldata facilmente.[3]
La struttura cristallina di CdI2 è importante in quanto prototipo della struttura adottata da molti altri sali e minerali, che in genere possiedono una di queste caratteristiche:
- Ioduri di cationi moderatamente polarizzanti; bromuri e cloruri di cationi fortemente polarizzanti
- Idrossidi di cationi con carica 2+, cioè composti di formula generale M(OH)2
- Solfuri, seleniuri e tellururi (calcogenuri) di cationi con carica 4+, cioè composti di formula generale MX2, dove X = S, Se, Te
Composti con struttura cristallina tipo CdI2
Ioduri
MgI2, TiI2, VI2, MnI2, FeI2, CoI2, CaI2, PdI2, PbI2.
Cloruri e bromuri
TiCl2, VCl2;
MgBr2, TiBr2, VBr2, MnBr2, FeBr2, CoBr2, CdBr2.
Idrossidi di cationi M2+
Mg(OH)2, Ni(OH)2, Ca(OH)2.
Calcogenuri di cationi M4+
TiS2, ZrS2, SnS2, α-TaS2, PtS2;
TiSe2, ZrSe2, SnSe2, PtSe2;
SiTe2, TiTe2, CoTe2, NiTe2, PdTe2, PtTe2.
Altri
AgF2, W2C.
Sintesi
Lo ioduro di cadmio si prepara aggiungendo acido iodidrico a cadmio metallico, o al suo ossido, idrossido, carbonato, o nitrato. Ad esempio:[1]
- CdO + 2HI → CdI2 + H2O
Si può preparare anche per sintesi diretta tra cadmio e iodio:[1]
- Cd + I2 → CdI2
Usi
Lo ioduro di cadmio è usato in litografia, fotografia, galvanostegia e nella fabbricazione di fosfori, nematocidi e lubrificanti.[1][3]
Tossicità / Indicazioni di sicurezza
Lo ioduro di cadmio è disponibile in commercio. Il composto è tossico per inalazione o ingestione, con pericolo di effetti cumulativi e irreversibili. È cancerogeno per l'uomo: può provocare tumori ai polmoni e alla prostata. È anche molto tossico per gli organismi acquatici, con effetti di lunga durata.[5]
Note
- ^ a b c d e f g h Patnaik 2003
- ^ Greenwood e Earnshaw 1997
- ^ a b c Herron 1998
- ^ Villars e Cenzual 2006
- ^ Sigma-Aldrich
Bibliografia
- (EN) N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
- (EN) N. Herron, Cadmium compounds, in Kirk-Othmer Encyclopedia of Chemical Technology, 4ª ed., John Wiley & Sons, 1998.
- (EN) P. Patnaik, Handbook of inorganic chemicals, New York, McGraw-Hill, 2003, ISBN 0-07-049439-8.
- Sigma-Aldrich, Scheda di dati di sicurezza di CdI2 e di MgBr2·6H2O.
- (EN) P. Villars e K. Cenzual (a cura di), Structure Types. Part 4: Space Groups (189) P-62m - (174) P-6, Berlino, Springer, 2006, DOI:10.1007/b11236, ISBN 978-3-540-25850-6.
Altri progetti
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