Galleria delle Vittorie

Galleria delle Vittorie
L'ingresso su via Maqueda, 305
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
Indirizzovia Maqueda, 305
Coordinate38°07′03.63″N 13°21′36.89″E38°07′03.63″N, 13°21′36.89″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Inaugurazione1935
Stilerazionalista
UsoGalleria commerciale
Realizzazione
ArchitettoPaolo Bonci
AppaltatoreComune di Palermo
ProprietarioCondominio privato
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Pavimento della Galleria

La Galleria delle Vittorie è una galleria commerciale di Palermo.

Storia

La galleria fu progettata dall'architetto Paolo Bonci e venne inaugurata il 2 ottobre del 1935, in pieno periodo fascista tentando di imitare le gallerie presenti in altre città italiane.[1] È formata da un edificio a 5 elevazioni a base quadrangolare, al centro di ogni faccia dell'edificio è presente un ingresso alla galleria sormontato dal nome stesso, l'accesso agli appartamenti dei piani superiori avviene attraverso la galleria centrale. Uno degli ingressi si affaccia su via Maqueda. Sulle facce dei quattro ingressi sono presenti affreschi, di chiara ispirazione fascista e stile futurista, disegnati dal pittore Alfonso Amorelli, le scene mostrano uomini dall'aspetto eroico nell'atto di sottomettere uomini di colore. Infatti questa galleria è dedicata alle vittorie dell'Italia, in particolare alla prima guerra mondiale e alla Guerra d'Etiopia conclusa da poco.

L'interno della galleria è di forma quadrangolare e aveva un tetto in vetro, ormai totalmente distrutto, e travi di metallo. Il lucernario, progettato da Salvatore Gregorietti, presentava un disegno geometrico.[2] La galleria versa in stato di abbandono dagli anni settanta, con una riapertura nell'estate del 2014.[3] È una delle gallerie commerciali della Sicilia insieme alla Galleria Vittorio Emanuele III e alla Galleria INPS entrambe a Messina. Attualmente sono attive all'interno due attività commerciali.

Note

  1. ^ Wil Rothier, La Galleria Mussolini di Palermo, su historiapalermo.it, 20 agosto 2018. URL consultato il 24 agosto 2024.
  2. ^ Valerio Cammarata, Architetture e opere pubbliche a Palermo 1930-1940, Palermo, 1999, p. 26.
  3. ^ Ambra Scalisi, Progetto Hydra – L'arte contemporanea alla Galleria delle Vittorie, su mobilitapalermo.org, 27 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).

Bibliografia

  • Gaetano Basile, Palermo dimentica la Galleria delle Vittorie, in Palermo Felicissima... atto secondo, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2007, pp. 115-117, ISBN 978-88-7758-774-9.

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