La Gallarate-Varese fu inaugurata il 26 settembre 1865[2] e fu uno tra i primi casi in Italia di ferrovia costruita a spese delle comunità amministrative locali, in quanto i Rothschild non la ritennero di interesse strategico per i loro affari[3]. Tuttavia, l'esercizio fu poi affidato alla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia[3] che si impegnò in tal senso anche dopo la guerra del 1866[4].
La Gallarate-Varese, assieme alla Gallarate-Milano e alla Varese-Porto Ceresio (il complesso delle "linee varesine"), fu teatro della sperimentazione di un sistema di alimentazione a corrente elettrica a 650 Volt a corrente continua che richiedeva l'uso di una terza rotaia. Questa era posta a fianco dei binari di corsa e sopra di essa scorrevano i pattini di alimentazione in ghisa o in acciaio collegati ai treni. La linea elettrificata fu aperta il 16 ottobre 1901. Successivamente, si elettrificò con lo stesso sistema anche il tratto fino a Porto Ceresio che fu aperto con la nuova trazione il 15 giugno 1902[5] Furono impiegate venti automotrici, numerate da 5111 a 5130, e venti rimorchiate a loro simili costruite in Italia dalle Officine Meccaniche di Milano su progetto General Electric Company.
Nel 1905, con la statalizzazione delle ferrovie, l'esercizio passò alle Ferrovie dello Stato. Dopo la Seconda guerra mondiale, nel processo di standardizzazione della trazione elettrica operato dall'azienda pubblica, l'alimentazione passò a quella ad alta tensione a 3000 Volt a corrente continua[5].
La linea è servita dai treni Regio-Express di Trenord in servizio sulla tratta Milano-Gallarate-Varese-Porto Ceresio, a frequenza oraria con fermata solo nelle stazioni principali; le stazioni intermedie sono invece servite dai treni della linea S5 Varese-Milano-Treviglio del servizio ferroviario suburbano di Milano, a frequenza semioraria[7].
Note
^ (PDF) RFI - Rete in esercizio Archiviato il 22 febbraio 2012 in Internet Archive..
^Trenidicarta.it aperture URL consultato il 20-04-2008
^abFerrovie varesine: quasi un secolo e mezzo di storia, su univa.va.it. URL consultato il 21 luglio 2008.. Tratto da Francesco Ogliari. Ruote e binari in Lombardia.
^Ferrovia Milano-Gallarate-Varese (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XXXV, n. 17, 26 aprile 1902, p. 264.
^Trenord - Quadro orario 165
Bibliografia
Francesco Ogliari, Ruote e binari in Lombardia, Cinisello Balsamo, Silvana, 1993, ISBN 88-366-0430-7.
Sergio Zaninelli, Le ferrovie in Lombardia tra Ottocento e Novecento, Milano, Edizioni Il Polifilo, 1995, ISBN 88-7050-195-7.