Elsie Dalyell
Elsie Jean Dalyell OBE (Nuovo Galles del Sud (Newtown), 13 dicembre 1881 – Nuovo Galles del Sud (Greenwich), 1º novembre 1948) è stata un medico australiano; specializzata in patologia, durante la prima guerra mondiale, prestò servizio nel Royal Army Medical Corps in tutta Europa e fu nominata ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico alla conclusione della guerra.
Primi anni di vita e formazione
Elsie Dalyell nacque nel 1881 a Newtown, Nuovo Galles del Sud, da James Melville Dalyell, un ingegnere minerario, e Jean McGregor. Frequentò la Sydney Girls' High School sotto la sua prima preside Lucy Garvin[1] e in seguito l'Università di Sydney, dove studiò arte e scienze per un anno prima di passare a medicina nel 1906. Durante la sua permanenza all'università, fu residente al Women's College,[2] che poco dopo descrisse come "il più piacevole [momento] nella mia vita".[3] Conseguì la laurea in Medicina nel 1909, diventando una delle prime donne della facoltà a laurearsi con il massimo dei voti e la lode, e completò un Master in Chirurgia nel 1910.[4]
Carriera
Dopo la laurea, Dalyell ottenne un ruolo di dimostratrice di patologia all'università.[1] La sua prima posizione professionale fu come ufficiale medico residente presso il Royal Prince Alfred Hospital di Sydney. Nel 1912 divenne la prima donna australiana a ricevere una Borsa di studio Commemorativa di Beit per la ricerca medica,[3] che la portò a Londra per completare la ricerca presso il Lister Institute of Preventive Medicine,[2] per la ricerca sulla gastroenterologia nei bambini.[3]
Quando scoppiò la prima guerra mondiale, lasciò l'istituto per unirsi allo sforzo bellico; finì a Skopje, Macedonia, nel 1915 per aiutare a gestire l'epidemia di tifo dell'epoca.[2] Si unì allo Scottish Women's Hospitals for Foreign Service nel 1916 e ai Royal Army Medical Corps nel 1917: questi impegni congiunti la portarono in Francia, Grecia, Malta e Turchia.[2] Il RAMC le affidò la responsabilità di un laboratorio presso il 63º Ospedale Generale di Salonicco, un livello di responsabilità che prima non era stato assegnato alle donne.[5] Nel 1919 fu nominata Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (O.B.E.) e fu decorata dal Governo della Serbia.[4] Tornò in Australia nel 1920.[5]
La Dalyell assunse poi il ruolo di medico senior presso un gruppo di ricerca a Vienna guidato da Harriette Chick,[2] descrivendo la clinica come "la clinica infantile più scientifica" con "il personale più altamente qualificato al mondo".[6] Lì completò un'ampia ricerca sulle malattie pediatriche legate alla malnutrizione, compreso il rachitismo.[2] Nel 1923 tornò a Sydney per un giro di conferenze, ma scoprì di avere pochissime opportunità di lavoro.[2] Il suo tentativo di aprire uno studio privato fallì e alla fine fu assunta dal Dipartimento di sanità pubblica del Nuovo Galles del Sud come assistente microbiologa nel 1924.[2] Fu membro del comitato del Rachel Forster Hospital for Women and Children dal 1925 al 1935.[4]
Dalyell Street nel sobborgo di Canberra di Chisholm prende il nome da lei.[7]
Vita privata
Negli anni successivi visse a Greenwich, nel Nuovo Galles del Sud. Le sue nipoti, Elsa e Lindsay "Jean" Hazelton, vissero con lei fino a quando Jean si suicidò nel 1931.[8] La Dalyell si ritirò nel 1946 e morì il 1º novembre 1948 di malattia cardiaca ipertensiva complicata da un'occlusione coronarica.[2]
Opere selezionate
- Elsie Jean Dalyell e Harriet Chick, Hunger - osteomalacia in Vienna, 1920: its relation to diet, Londra, The Lancet, 1921.
Note
- ^ a b (EN) Return of Dr. Dalyell, in The Sydney Morning Herald, 25,777, 17 agosto 1920, p. 4. URL consultato il 31 agosto 2016. Ospitato su National Library of Australia.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Ann M. Mitchell, Dalyell, Elsie Jean (1881–1948), in Australian Dictionary of Biography, Australian National University, 1981. URL consultato il 30 ottobre 2014.
- ^ a b c (EN) The Beit Fellowship, in The Sun, n. 778, Sydney, 23 dicembre 1912, p. 12 (FINAL EXTRA). URL consultato il 31 agosto 2016. Ospitato su National Library of Australia.
- ^ a b c (EN) Elsie Jean Dalyell, su sydney.edu.au, University of Sydney. URL consultato il 30 ottobre 2014.
- ^ a b (EN) Dr. Elsie Dalyell, in The Mercury, CXIII, 15,864, Tasmania, 4 settembre 1920, p. 12. URL consultato il 31 agosto 2016. Ospitato su National Library of Australia.
- ^ (EN) Dr. Dalyell's Lecture, in The Sunday Times, n. 1942, 22 aprile 1923, p. 14. URL consultato il 31 agosto 2016. Ospitato su National Library of Australia.
- ^ (EN) Schedule 'B' National Memorials Ordinance 1928-1972 Street Nomenclature List of Additional Names with Reference to Origin: Commonwealth of Australia Gazette. Special (National : 1977 - 2012) - 8 Feb 1978, su Trove, p. 11. URL consultato il 2 aprile 2020.
- ^ (EN) Radio Call, in The Sun, n. 6319, Sydney, 11 febbraio 1931, p. 9 (LAST RACE EDITION). URL consultato il 2 settembre 2016. Ospitato su National Library of Australia.
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elsie Dalyell
Collegamenti esterni
- (EN) Dr Elsie Jean Dalyell, OBE, su Anzac Portal, Australian Government. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- (EN) Ann M. Mitchell, Elsie Jean Dalyell (1881–1948), National Centre of Biography, Australian National University. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- (EN) Swinburne University of Technology Centre for Transformative Innovation, Dalyell, Elsie Jean - Person - Encyclopedia of Australian Science and Innovation, su eoas.info. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- (EN) Elsie Jean Dalyell, su maltaramc.com. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- (EN) National Foundation for Australian Women and The University of Melbourne, Dalyell, Elsie Jean - Woman - The Australian Women's Register, su womenaustralia.info. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- (EN) Dalyell Professional Mentoring Program | Program Overview, su mentoring.sydney.edu.au. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- (EN) Life story: Elsie Jean Dalyell | Lives of the First World War, su livesofthefirstworldwar.iwm.org.uk. URL consultato il 19 ottobre 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7666160245369752640000 · GND (DE) 1219301175 |
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