Bismuto nativo
Bismuto nativo | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 1.CA.05 |
Formula chimica | Bi |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | trigonale[1][2][3] |
Classe di simmetria | esagonale scalenoedrica[1][3] |
Parametri di cella | a=4,55, c=11,85, V=212,46, Z=6[1][3] |
Gruppo puntuale | 3m[1][3] |
Gruppo spaziale | R 3m[1][3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 9,7-9,83[1], 9,7-9.8[2][3] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2-2½[1][2][3] |
Sfaldatura | perfetta secondo {0001}[1][3], buona secondo {1011}, imperfetta secondo {1014}[1] |
Frattura | settile[1], irregolare[3] |
Colore | da bianco rossastro a bianco crema, rosa iridescente per alterazione, da giallastro a bluastro[1] bianco roseo[2][3], bianco argento, rosso[3] |
Lucentezza | metallica[1][3] |
Opacità | opaco[1][3] |
Striscio | bianco argento[1][3] |
Diffusione | molto raro[2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il bismuto nativo è un minerale appartenente al gruppo dell'arsenico conosciuto fin dall'antichità formato da bismuto.
Probabilmente il nome deriva dall'arabo bi ismid, che significa avere le proprietà dell'antimonio.
Abito cristallino
Granulare, lamellare[3]
Morfologia
Il bismuto nativo si trova in cristalli esagonali anche di 12 cm ma indistinti in aggregati cresciuti parallelamente. Spesso i cristalli si presentano a tramoggia, arborescenti, reticolati, in forma lamellare o grani.[4]
Origine e giacitura
Il bismuto nativo si forma nelle vene idrotermali di minerali di cobalto, nichel, argento, tungsteno e stagno.[2] Si riscontra inoltre nelle pegmatiti.[4]
Forma in cui si presenta in natura
In masserelle o aggregati arborescenti con cristalli poco ben formati[2].
Località di ritrovamento
- Europa[2]: Villanueva de Córdoba (Spagna), Portogallo, Sassonia (Germania), Cornovaglia (Regno Unito).
- America[2]: Canada (Cobalt, Ontario, Grande Lago degli Orsi), Messico (Durango), Bolivia (Sorata, presso La Paz).
- Australia (Nuovo Galles del Sud)[2].
Caratteristiche chimico fisiche
- Punto di fusione del metallo puro: 270 °C[2]
- Solubile in acido nitrico[2]
- Densità di elettroni: 7,84 gm/cc[3]
- Indice di fermioni: 0,0000001[3]
- Indice di bosoni: 0,999999[3]
- Fotoelettricità: 2025,21 barn/elettrone[3]
- Pleocroismo: debole[1]
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Bismuth mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 10 ottobre 2012.
- ^ a b c d e f g h i j k l Carlo Maria Gramaccioli, I. Elementi nativi, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 1, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, p. 40.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Bismuth mineral and data, su webmineral.com. URL consultato il 13 marzo 2021.
- ^ a b http://rruff.geo.arizona.edu/doclib/hom/bismuth.pdf Handbook of Mineralogy
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.
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